Unicorno-mania: gli unicorni Si trovano in qualsiasi forma: giocattoli o gonfiabili da spiaggia, personaggi dei film e nei cartoni animati; come immagini sulle magliette e sulle tazze, come spille o portachiavi, come cerchietti o mollettine, come cuscini o lenzuola, come arredi e persino case da abitare (Salone del Mobile di Milano edizione 2019 Unicorn house a pochi passi da Piazza San Babila),
come gelati o cappuccini, come carte da parati o murales, pigiami e unghie finte e vere, …
L’unicorno e ovunque!!! e tutti lo vogliono!!!! perché significa essere magici e quindi speciali, rari e di conseguenza unici
Secondo la leggenda l’unicorno appare solo alle persone con cuore puro alle quali regala saggezza e poteri magici. L’unicorno può apparire e scomparire a proprio piacimento e possiamo dire con certezza che si tratti di molto più di un semplice cavallo con un corno in testa: piace alle bambine, ai cantanti pop, ai membri della comunità LGBT poiché ritenuto simbolo di libertà di espressione, al mondo delle start up (identifica le aziende emergenti il cui valore stimato è superiore a un miliardo di dollari)
I Primi testi scritti in cui si parla di unicorni risalgono all’antica Grecia, all’epoca si pensava che gli unicorni esistessero davvero.
Nel Medioevo si diffuse la leggenda per cui solo una donna vergine può domarne uno; poco differente il pensiero nel periodo del Rinascimento nel quale era un simbolo di amore casto e di matrimonio fedele.
Nel periodo 1700/1800 la polvere di corno di unicorno era considerata afrodisiaca e un antidoto contro il veleno.
Durante l’epoca vittoriana l’unicorno cominciò a popolare le fiabe per bambini e fu associato per la prima volta all’arcobaleno